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9 Accorgimenti per dare un tocco in più alle tue stampe digitali

Pubblicato il 09.09.2022

La calibrazione avviene tramite una soluzione software/hardware. Il sensore (colorimetro) è appoggiato al monitor tramite un imbracatura: il software riproduce il target, nel quale vengono visualizzate una serie di patch di colore.

Nella foto vediamo come esempio il Calibratore targato Calibrite. Sul nostro sito trovi calibratori per ogni tipo di esigenza.

Se combinati nel modo corretto, files, monitor, rip di stampa e stampante possono produrre stampe che sarete giustamente orgogliosi di mostrare. Vediamo in questo articolo quali sono gli accorgimenti per dare alle vostre stampe quel tocco in più.

Suggerimento 1: Impostazioni monitor e luce ambientale

Il primo passo consiste nel posizionare il monitor in un'area non soggetta a variazioni di luce ambientale, ovvero non in un luogo in cui i capricci della luce diurna possano alterare la percezione di ciò che appare sullo schermo. Alcuni monitor sono dotati di palpebra oscurante che può tornare utile. Si consiglia in ogni caso di lavorare lontani dalla luce della finestra oppure se lavorate sotto luce artificale, mantenere l'illuminazione coerente, poichè le diverse lampadine e angolazioni delle lampade possono alterare l'aspetto dell'immagine sullo schermo.

questo ci porta quindi al passo successivo, molto importante.

Suggerimento 2: Calibrare il monitor/computer

La calibrazione del colore significa semplicemente che il monitor e il computer sono sulla stessa lunghezza d'onda per quanto riguarda il colore, la luminosità e la tonalità. In questo modo si evita di dover "controllare a occhio" e regolare le variazioni tra l'immagine sullo schermo e la stampa di prova risultante. Se si ottengono per esempio costantemente stampe troppo scure, si potrebbe essere tentati di aggiungere luminosità o di sovrasaturare i colori; si tratta di correzioni che vanno a vuoto e che fanno perdere tempo e carta. Effettuare regolazioni di questo tipo può risolvere un problema e causarne un altro, con conseguenze piuttosto fastidiose.




L'immagine a sinistra è come è apparsa su un monitor con un'impostazione di luminosità errata (troppo alta). Sembra buona, ma non è come la "vedono" computer e stampante. Quando viene stampata, l'immagine è troppo scura (foto a destra) e di conseguenza tutti i colori e i dettagli della scena vanno persi. Il motivo è che il livello di luminosità del monitor era troppo alto.

Suggerimento 3: Luminosità dello schermo e stampe "troppo scure"

Questo suggerimento è collegato ai due precedenti.Alcuni monitor sono impostati di default con una luminosità elevata, una configurazione ragionevole per i giochi e per lo streaming, ma non per la stampa. Se non viene regolata, i valori saranno falsati e si verificherà l'inevitabile problema della "stampa troppo scura". (Se l'immagine appare corretta su un monitor troppo luminoso, nella stampa risulterà troppo scura). Quando si impostano i parametri nel software di calibrazione si consiglia di impostare la luminosità su un valore compreso tra le 100 e le 120 candele per metro quadro (cd/m2). In questo modo si garantisce che ciò che si vede sul monitor è ciò che "vede" il sistema.
















Questo muro colorato a L'Avana, Cuba, è l'esempio ideale per aggiungere del colore. La scena catturata dalla fotocamera (foto a sinistra) ha dei colori gradevoli, ma aggiungendo un po' di saturazione la foto cambia completamente rendendo i colori molto più d'impatto (foto a destra).

Suggerimento 4: Arricchire i colori

La fotocamera vede e cattura i colori in base alle impostazioni effettuate o semplicemente in base alle impostazioni predefinite di fabbrica: naturalmente la qualità della scena rimane il fattore più importante. Se si desidera dare un tocco di colore in più alle proprie foto, un modo semplice è quello di usare il controllo della saturazione nel software di elaborazione delle immagini.

Suggerimento 5: Convertire un'immagine a colori in bianco e nero

La fotocamera digitale cattura ogni scena a colori. Sebbene sia possibile impostare la fotocamera su "monocromatico" per visualizzare l'immagine in bianco e nero, è facile "convertirla" durante la stampa. Il vantaggio di farlo durante l'elaborazione è che si ha maggiore controllo sulla qualità tonale e sul contrasto della stampa in bianco e nero. Tutti i programmi di elaborazione delle immagini dispongono di questa uznione: alcuni offrono addirittura delle preimpostazioni applicabili con un solo click che offrono vari look e stili diversi, mentre altri consentono di regolare ogni sfumatura di tono e contrasto. Programmi come Lightroom di Adobe ed Exposure di Alien Skin semplificano la conversione e la personalizzazione offrendo molte preimpostazioni tra cui scegliere.
















La foto in esempio ha un buon equilibrio cromatico, ma rende bene anche in bianco e nero. Una volta effettuata la conversione, è possibile utilizzare altri strumenti per modificare i valori di contrast e luminosità, nonchè aggiungere effetti seppia o altri effetti monocromatici per ottenere il risultato desiderato.

Suggerimento 6: Nitidezza delle immagini

Lo sharpening è un modo per "rendere più incisa" un immagine digitale. In effetti ogni fotocamera digitale applica una certa nitidezza quando elabora un immagine prima di inserirla nella memory card. E' inoltre possibile rendere l'immagine più incisa anche durante il processo di post produzione prima della stampa.

Tuttavia, la nitidezza non serve a correggere un'inquadratura sfocata: applicare la nitidezza ad immagine sfocata in post produzione produrrà solo una sfocatura più nitida. Inoltre, se si esegera con il filtro, l'immagine assume un aspetto duro e "digitale", peggiorando la situazione. In breve quindi, è consigliabile non esagerare con la nitidezza.
















Ecco un esempio di cosa succede quando si esagera con la nitidezza di un'immagine. L'immagine a sinistra è moderatamente nitida e mette in risalto tutte le linee e i colori della scena. L'immagine a destra è un esempio di eccessiva nitidezza: il contrasto è forte e la foto ha un'impressione generale di "digitale", piuttosto che di tono continuo. Utilizzando una nitidezza più contenuta, i dettagli dell'immagine si evidenziano bene e l'aspetto complessivo è più "morbido". Non c'è nulla di male nell'aggiungere un tocco di nitidezza a qualsiasi immagine, ma esagerando si ottengono risultati scadenti.

Suggerimento 7: Controllo del contrasto

Il contrasto è la gamma di valori di luminosità in una scena e, di conseguenza, della foto scattata. Ma solo perchè la scena catturata ha un contrasto basso o alto, è possibile regolarlo in qualsiasi modo durante la post produzione. Naturalmente, alcune scene hanno un contrasto "naturale" che si adatta al meglio allo scatto, ma la modifica del contrasto può far emergere elementi salienti che si sono visti quando si è scattata la foto, ma che non sono stati pienamente valorizzati dalla qualità/quantità di luce al momento dello scatto.

Suggerimento 8: Profili di stampa

Il profilo di stampa è la maniera per comunicare alla stampante al suo software come interpretare la carta alimentata, e ogni combinazione stampante-carta è unica a tal proposito. Dal lato stampante, c'è la distrubizione dell'inchiostro (che varia a seconda della superficie e dalla larghezza della carta) e dal lato della carta c'è il modo in cui il colore e la tonalità vengono resi su quella superficie. E' quindi fondamentale l'utilizzo dei profili di stampa per assicurarsi una resa corretta. A tal proposito ci vengono in aiuto i cosìddetti software RIP, che gestiscono tutto il processo di invio in stampa. Consigliamo l'utilizzo del software PowerPlotter targato DevStudio.

Suggerimento 9: scegliere una superficie di stampa adatta all'immagine

Abbiamo la fortuna di avere così tante superfici di stampa tra cui scegliere - lucide, opache, testurizzate, punteggiate, acquerellate, persino metallizzate e molte altre ancora - e l'abbinamento tra carta e stampante attraverso l'uso dei profili è la chiave del successo con ciasciuna di esse.

La domanda diventa quindi: come abbinare la superficie della carta all'immagine per ottenere il miglior effetto? E' difficile rispondere a questa domanda, perchè ognuno di noi ha i propri gusti e il "look" che vuole creare. C'è chi preferisce l'opaco per la natura e i ritratti; il lucido, con i suoi bordi scattanti, per l'architettura urbana; l'acquerello per le scene floreali e bucoliche; e il metallizzato per gli astratti. L'abbinamento tra superficie e immagine è la chiave della stampa creativa e trovare la carta giusta per le vostre immagini è il modo per creare stampe personali ed spressive che siano uniche.

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